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ilariaianni1986

Le migliori salite in Abruzzo

Aggiornamento: 6 apr 2021


Le migliori salite in Abruzzo scelte da me



Capitignano-Capannelle


Deciderai tu quale sarà il tuo passo, ma non dimenticare di ascoltarti.

​Il silenzio e la quasi totale assenza di auto ti permetteranno di vivere questa salita come un'esperienza.

​L'atmosfera iniziale tra gli alberi ti farà sentire protetto, al sicuro e lentamente ti guiderà dentro di te.


​Poco a poco il panorama si aprirà e con esso la tua mente ed il tuo sguardo verso uno spazio più profondo, ampio e di colore ambrato.

​Sei quasi arrivato in cima...

​E' il momento per l'ultimo sforzo respira e guarda intorno a te. Sentirai un senso di pienezza!




 


Cascina


Quando arrivi in cima alla salita potresti essere sorpreso. Quello che troverai non è quello che avresti potuto immaginare.

​La sensazione è quella di tornare indietro nel tempo. Il tempo a Cascina sembra proprio essersi fermato.

​E questo accade non solo la prima volta che percorri questa strada, ma accadrà ogni volta che ci farai ritorno.Ed è cosi che puoi decidere di percorrerla: andando indietro nel tuo tempo un colpo di pedale dopo l'altro. Puoi decidere di fare spazio dentro di te,

tra i tuoi ricordi, e fermarti proprio dove vorresti per un attimo tornare...

​Quella sarà la tua "Cascina"





 

Le Rocche


Lunga e con pendenze dolci, questa salita è per il "ciclista aquilano" una delle preferite per verificare il proprio stato di forma.Una sorta di bilancio con se stessi.

Un tornante dopo l'altro. E se qualcosa non va, quel tornante è li apposta per venirci in aiuto. Respira e riprendi fiato.

Subito una svolta e si ricomincia a salire.

​Abbraccia ciò che è stato. Apriti a ciò che diventerai. E se quel giorno, vedete nebbia intorno a voi, allora è la giornata ideale per percorrere questa strada.

Piano piano andando su, attraverserete questa nebbia e subito dopo averla superata vi troverete il cielo è blu e vi sembrerà di avere intorno a voi il mare!!!




 

Il Sirente


Dalla valle subequana

ana, attraversando il borgo di Secinaro, una strada raggiunge l'Altopiano delle Rocche. E' la Salita del Sirente.

Circa 35 km di salita dolce e silenziosa.

Poche auto la percorrono e questo la rende davvero magica.

​Ti perdi attraverso un paesaggio che cambia e facilmente ti ritrovi a parlare con te stesso. La salita sembra essere infinita, ma se provi a non guardare il Garmin e ti lasci trasportare dalla strada l'ascesa sarà incredibilmente piacevole e ti farà un regalo. A poco a poco il panorama si apre e lascia spazio ai prati del Sirente, posti ai piedi della cresta rocciosa.

​Il Sirente si manifesterà davanti a voi, e vi lascerà senza fiato!




 

Campo Felice da Tornimparte


Questa strada regala spazio e profondità.

Alla fine della salita una vastissima piana, ampia ed aperta. Gli occhi riescono a guardare lontano, in tutte le direzioni anche prima di raggiungere la "vetta".



Lo sguardo vi chiederà di andare lontano, quindi liberatelo e senza aspettative allargate la prospettiva. ​Se poi aprite anche il cuore vi accorgerete di andare anche ben oltre quello che pensavate di vedere.La salita è abbastanza lunga per fare spazio dentro di voi e riempirvi di nuovi propositi.







 

Piana di Fugno


Silenzio, zero traffico ed un paesaggio fiabesco la rendono la salita che non ti aspetti. Il paesaggio cambia lentamente, e dopo una prima parte più fitta si apre ad una valle incantata, come quelle che immaginavi leggendo nei libri di fiabe da bambino/a. La piana di Fugno costituisce un vasto altopiano circondato da montagne che formano un bacino creando nella parte bassa un piccolo lago il "Lago di Filetto" che con il suo specchio d'acqua contribuisce a a donare a questo posto un'atmosfera incantata. L'asfalto è ruvido e di colore chiaro lo vedi scomparire tra le montagne. E' molto probabile che non incontrerai nessuno. Il rumore del vento allora ti farà compagnia. Ma se lungo la strada troverai un pascolo allora fermati ed ascolta il suono delle campane. Un posto di straordinaria bellezza. Un posto che ti incanta e ti rapisce i pensieri.

​Lascialo fare, permettiti in quel momento solo gli occhi ed il cuore. Percepirai l'energia e la forza intorno a te e riuscirai a farle tue. Apri il cassetto e libera i tuoi sogni.

Sarai Protagonista tu delle tua fiaba con la tua valle incantata.

Abbiamo bisogno di sognare e questo posto aiuta!





 

Capannelle


Dalla montagna al mare.

La si percorreva per andare al mare prima dell'apertura del Traforo del Gran sasso

Ancor prima la percorrevano i pastori durante la transumanza dai monti abruzzesi verso le pianure dell'agro romano. Ne restano oggi i segni,

piccole capanne in pietra (a cui si deve il nome Capannelle) che servivano da rifugio notturno. In passato è stato anche il territorio preferito dei briganti. Accolgono colori diversi ad ogni stagione Il paesaggio è fiabesco, ed ha profondità negli spazi. E' una strada che racconta di storia, di viaggi e di lunghe percorrenze. Una strada antica percorsa dai romani per collegare la conca aquilana e raggiungere il mare. Oggi la percorriamo per piacere, piacere di guida o piacere degli occhi

Ci parla di cicli, cambiamento e prospettiva. Puoi percorrere questa strada cercando la tua.





 

San Franco da Assergi


Deve il suo nome ad una sorgente di acqua che sgorga proprio in quella zona.

​Una leggenda vuole che qui, in un punto a mezza costa dell’ultimo monte, propaggine ovest, della catena del Gran Sasso, Franco s’incontrò con sua madre. La donna era venuta in visita nel ritiro spirituale del figlio e per la fatica era assetata. Così Franco, toccando delle rocce vicine a un canale, fece miracolosamente zampillare dell’acqua e la dissetò. Queste montagna furono meta di numerose visite di Papa Giovanni Paolo II a cui è stato dedicato anche un piccolo santuario nel Borgo di San Pietro della Ienca. L'atmosfera è mistica. Si avverte un senso di pace intorno che ti entra dentro e ti rimette apposto. Il cielo le montagne e l'orizzonte accolgono la strada, e tutte queste cose insieme sono perfettamente in armonia tra loro.

Il risultato finale: Equilibrio




 

Colonia Frasca


Dal Borgo di Capestrano lungo la valle del tirino, risale verso il borgo di Calascio una strada che da noi ciclisti della zona è chiamata "La Colonia Frasca."

Quando ti troverai quasi in cima, ti emozionerai nel guardare dall'alto la strada che hai percorso, un tornante dopo l'altro.

La vista è così chiara ed aperta che vedrai chiaramente da dove sei partito e dove arriverai.

Fermati, goditi il tuo momento, e sarai grato per essere esattamente dove sei.

Il tuo QUI ED ORA.

E quella strada che ti sei lasciato alle spalle parlerà del tuo passato.

Accoglila e ringraziala perché ti ha portato li.

E' una di quelle salite che percorriamo in primavera quando in città è ancora fresco, proprio perché la zona è molto calda!

Quindi non avventuratevi negli orari o nelle giornate più calde!



 

Santo Stefano di Sessanio da Barisciano


Dolce e panoramica questa salita è molto rilassante ed infonde buon umore.

Saliamo verso il Borgo di Santo Stefano di Sessanio, un Borgo sospeso nel tempo, ed uno dei Borghi più belli d'Italia, nel pieno del Parco nazionale del Gran Sasso.

Il cielo è di un azzurro intenso e le nuvole vanno veloci.

E' una salita che ispira, apparentemente aspra, ma in realtà estremamente accogliente.

Accogliente per i vostri sogni, che troveranno spazio tra le montagne intorno a voi, valli coltivate, fiorellini ed accanto all'abitato un piccolo lago che addolcisce ancora di più il tutto.

Lasciatevi ispirare.





 

Campo Imperatore


Quando mi trovavo in Himalaya durante

l'Himalayan Highest Mtb race, più volte ebbi la sensazione di trovarmi a casa.


Non a caso l'altopiano di Campo Imperatore è stato definito il Piccolo Tibet.

Immenso, vasto, infinito profondo mistico, paradiso...sono tantissimi gli aggettivi che potremmo usare per descrivere cosa vedono gli occhi percorrendo questa strada, ed infinite sono anche le possibilità per quello che sentirà il vostro cuore.

Per questo, lasciatevi trasportare, affrontatela con passione, con umiltà, siate voi stessi.

Salite al vostro ritmo, sarà quello giusto per voi e non lasciatevi condizionare.

La salita vi parlerà, e vi dirà qualcosa in più di voi.






 


































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